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Sciroppo di agave, stevia e fruttosio: posso?

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Buon giorno, mi chiamo Elisa volevo sapere se lo sciroppo di agave può essere usato come dolcificante naturale


Risponde la dott.ssa Antonella Carini dello staff dietaGIFT

Buongiorno, Elisa,
per la verità i “dolcificanti naturali” sono davvero pochi: miele (che ha comunque un consistente impatto glicemico) e stevia, per esempio. Ma anche quest’ultima intesa come “piantina”: se ne facciamo una polverina da sostituire allo zucchero, ricadiamo nell’utilizzo di un prodotto concentrato, che passa un segnale altamente infiammatorio al nostro organismo.
E’ un discorso che accomuna i vari sciroppi, il fruttosio (1) in polvere, i dolcificanti artificiali (anche di tipo ipocalorico, come aspartame e il sucralosio(2)): tutti passano un segnale negativo, che induce maggior ricerca di cibo nelle ore successive. Inoltre studi molto recenti e qualificati mostrano chiaramente come abbiano effetti pesanti sull’assorbimento del glucosio (3),generando un maggior rialzo glicemico, con durata di picco insulinico più elevata. E’ la strada aperta all’infiammazione ed all’ingrassamento.
Diversa, diversissima, la situazione che si crea con l’assunzione di fruttosio DENTRO la frutta (4).
Inoltre c’è un ulteriore, fondamentale, aspetto della questione.
Tentando di usare questi prodotti non mi abituo a fare a meno dello zucchero, ma sostituisco uno zucchero ad un altro: non mi sono “educato”.
Che fare quindi? Usare la dolcezza già contenuta negli alimenti: se mi abituo ad ascoltare gli zuccheri già presenti in frutta e latte, non mi sognerò più di aggiungerne alla mia macedonia o alla colazione. Ed imparo a gustare al naturael il mio caffè o il mio tè.
E per i dolci? Marmellate di sola frutta, uvetta, frutta fresca, mandorle e nocciole, cacao, cocco, farine integrali, yogurt, uova…. sono ingredienti che possono far nascere magnifiche alchimie in cucina.
Qualche suggerimento? Le gustose preparazioni della sezione DOLCI del nostroRicettario DietaGIFT
Cordialmente
Antonella Carini

Per chi volesse approfondire, ecco gli articoli di riferimento, tutti presenti nella sezione “Le basi scientifiche di dietaGIFT

(1) Lakhan SE et al. – Nutr J. 2013 Aug 8;12:114.
The emerging role of dietary fructose in obesity and cognitive decline .
(L’assunzione di fruttosio come dolcificante – e quindi non dalla frutta – favorisce l’obesità e il declino cognitivo)

(2) Pepino MY et al. – Diabetes Care. 2013 Apr 30.
Sucralose Affects Glycemic and Hormonal Responses to an Oral Glucose Load
(L’assunzione di un dolcificante ipocalorico induce, nel pasto successivo, di solito cercato ricco di zucchero, degli effetti molto seri sulla regolazione dell’assorbimento del glucosio)

(3)
Sartorelli DS et al. – Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2009 Feb;19(2):77-83.
Dietary fructose, fruits, fruit juices and glucose tolerance status in Japanese-Brazilians
(L’assunzione di fruttosio come dolcificante – e quindi non dalla frutta – aumenta la resistenza insulinica favorendo patologie come diabete, obesità e malattie metaboliche)

Page KA et al. – JAMA 309 n.1; 2013
Effects of fructose vs. glucose on regional cerebral blood flow in brain regions involved with appetite and reward pathways
(Il fruttosio meglio prenderlo dalla frutta, quando è usato come dolcificante non genera segnali di sazietà adeguati)

(4) Muraki I et al. – BMJ. 2013 Aug 28;347:f5001.
Fruit consumption and risk of type 2 diabetes: results from three prospective longitudinal cohort studies
(la frutta e in particolare alcuni frutti non predispongono al diabete di tipo 2, sono anzi protettivi)

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