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Dieta GIFT: la Dieta di Segnale

DietaGIFT è uno stile di vita e regime alimentare, ideato dal Dott. Luca Speciani e basato sulle più recenti evidenze scientifiche, che si pone come obiettivo la salute, con il dimagrimento come naturale conseguenza del benessere ottenuto.

GIFT è un acronimo e significa GradualitàIndividualitàFlessibilitàTono: con gradualità e tenendo conto dell’individualità di ognuno, e senza essere troppo rigidi, si stimolano naturalmente il metabolismo, il tono e la capacità di rigenerazione dell’individuo. Il dimagrimento è la semplice conseguenza dell’applicazione di questi princìpi.

Dieta GIFT introduce numerosi concetti importanti: dal rifiuto di contare le calorie, affidandosi alla finissima capacità di regolazione del nostro corpo una volta rispettate poche semplici indicazioni, al concetto dei segnali biologici, che spiega come interpretare un comportamento sia salutare e perché uno non lo sia, alla forte scientificità di ogni suo principio.

Queste sono le indicazioni generali di Dieta GIFT, ma in nessun modo sostituiscono o costituiscono la prescrizione di un medico o di un professionista della salute.

Solide basi scientifiche

Dieta GIFT si basa sui dati scientifici più recenti. Ed è in continuo aggiornamento, grazie alla nostra Rete di Professionisti

Segnale biologico

Dieta GIFT interpreta comportamenti e strategie secondo il paradigma di segnale per applicarli con efficacia

Non si contano le calorie

Rispettando le semplici regole di qualità e associazione nutrienti di GIFT, il nostro corpo può farci sentire sazi

Stimolare il metabolismo

Con le indicazioni di Dieta GIFT, il nostro metabolismo può ripartire stimolando il dimagrimento

Controllo dell'insulina

Le strategie di Segnale di GIFT evitano il più possibile i picchi glicemici e insulinici, che portano ad ingrassamento e al diabete

Qualità dei nutrienti

Basta seguire le indicazioni di Dieta GIFT su come riconoscere i cibi più nocivi, come gli zuccheri e le farine raffinate

Attività fisica

L’attività fisica, anche se graduale e adattata ai bisogni di ognuno, è una delle più potenti strategie di prevenzione e cura.

Un sano microbiota

La flora batterica intestinale ha un ruolo fondamentale nella nostra salute Dieta GIFT include strategie per prendersene cura.

La persona al centro

Dieta GIFT è anche uno stile di vita e fornisce strumenti per ritrovare il proprio benessere psicofisico

Ma come funziona?

Dieta GIFT si basa su poche, semplici indicazioni.

1. Distribuzione dei pasti

  • Tre pasti al giorno seguendo il monopiatto GIFT con 1/3 di carboidrati (con amidi), 1/3 di proteine, 1/3 di frutta/verdura.
  • Colazione ricca, pranzo importante ma meno abbondante della colazione, cena leggera. La cena fa normalmente eccezione al monopiatto (1/2 proteine, 1/2 fibra).
Il monopiatto GIFT, grazie alla sua associazione tra carboidrati (amidi), proteine, e frutta/verdura, stimola il nostro senso di vera sazietà e allo stesso tempo evita forti picchi insulinici (principio della “calma insulinica” GIFT).

 

Il primo segnale del mattino dev’essere di sazietà e abbondanza. In questo modo non vi è soppressione del metabolismo, primo meccanismo difensivo di sopravvivenza in carestia, ma attivazione del metabolismo, salute ed equilibrio.

2. Nei pasti

  • Assenza di zuccheri aggiunti di qualsiasi tipo (alcuni esempi: glucosio, saccarosio, sucralosio, sciroppo di…)
  • Solo farine integrali, mai farine raffinate. Perciò pane, pasta e pizza integrale. Anche le farine particolari, come ad esempio farro o kamut (pur se biologiche) non sono integrali a meno che non sia scritto esplicitamente.
  • Adeguata quantità di proteine
  • grassi di buona qualità non sono un problema, quelli dannosi (come i grassi idrogenati o l’olio fritto) sono invece proibiti
  • Scegliere alimenti differenti, non avendo sempre gli stessi nel piatto ad ogni pasto
  • Iniziare il pasto con almeno qualche morso della parte di fibra, se possibile
  • Masticare lentamente e a fondo, così da non falsare il senso di fame e di pienezza
Zuccheri semplici e farine raffinate tendono a stimolare picchi glicemici, a cui seguono picchi insulinici, che favoriscono il deposito di grasso e, sul lungo termine, facilitano l’insorgenza di diabete. Inoltre, influenzano negativamente la flora batterica intestinale (microbiota).

 

Le proteine sono i mattoncini della nostra salute. In carenza di proteine vengono a mancare le fondamenta delle nostre cellule, dei nostri ormoni, dei nostri muscoli. Il metabolismo si abbassa. In più, si sbilancia il monopiatto GIFT.

Alimenti come i fritti inibiscono la naturale capacità del corpo di bruciare grassi ed influenzano negativamente il microbiota, in un circolo vizioso.

Alimentarsi sempre nello stesso modo infiamma l’organismoinfluenza il microbiota e favorisce lo sviluppo delle allergie alimentari ritardate, che sono il concetto che nel mondo scientifico si sta facendo strada per sostituire il vecchio concetto di ‘intolleranze’, sul quale mancava un consenso scientifico. Talvolta, un professionista abilitato alla professione può ritenere utile a una rotazione tra alcuni gruppi di alimenti al fine di aiutare l’organismo a disinfiammarsi.

3. Nel resto del tempo

Non si deve avere mai fame tra un pasto e l’altro. Se si ha fame è generalmente per tre ragioni:

    1. Pasto precedente sottostimato (troppo piccolo, aumentare le porzioni)
    2. Pasto precedente sbilanciato (non sono state rispettate le proporzioni del monopiatto GIFT, se succede è spesso per eccesso di carboidrati)
    3. Pasto precedente qualitativamente inadatto (presenti alimenti innaturali, come lo zucchero, farine raffinate, dolcificanti etc)

Unici spuntini consentiti sono frutta e verdura fresca, sempre liberi.
In generale, almeno tre volte a settimana praticare un’attività fisica leggera, da soli o in compagnia.
Prendere del tempo per rilassarsi, per respirare, per sentirsi bene, per fare qualcosa di bello, da soli o in compagnia.

Dieta GIFT vuole stimolare e riequilibrare il metabolismo, al fine di raggiungere la salute e il dimagrimento. La fame, situazione tipica delle diete ipocaloriche, è un rallentante metabolico notevole che perciò lavora in direzione opposta. Si tratta perciò di un segnale di carestia. Il senso di fame del nostro corpo, se abbiamo rispettato le regole di Dieta GIFT, è l’indicatore più fine del nostro fabbisogno calorico che perciò non deve essere calcolato, ma ascoltato.

 

Ascoltarla, e quindi mangiare. Frutta e verdura fuori dal pasto sono ottimi per calmare il senso di fame, se si è vicini al pasto successivo. Ma la fame non deve mai essere la regola. Se invece sono a tavola e ho ancora fame ma ho rispettato le regole, probabilmente ho mangiato troppo poco, perciò aumenterò le dosi.
Ascoltarla, e quindi mangiare. Frutta e verdura fuori dal pasto sono ottimi per calmare il senso di fame, se si è vicini al pasto successivo. Ma la fame non deve mai essere la regola. Se invece sono a tavola e ho ancora fame ma ho rispettato le regole, probabilmente ho mangiato troppo poco, perciò aumenterò le dosi.
Se non le ho rispettate per sbaglio, nessun problema: riconoscere l’errore e la prossima volta non si sbaglia più. Non esistono, in Dieta GIFT, errori imperdonabili: solo un passo dopo l’altro per riottenere la propria salute.

L’attività fisica è un fortissimo promotore della salute e del benessere psicofisico. Un’attività fisica non troppo intensa e tra la mezz’ora e l’ora, almeno tre volte a settimana ma se possibile tutti i giorni, stimola il metabolismo, favorisce la salute e il dimagrimento.

Certamente. Ritrovare la serenità è un passo fondamentale se si vuole cambiare il proprio stile di vita. La mente e il corpo sono una cosa sola. Prima si ritrova la salute, poi il dimagrimento.