Di Vincenzo Pace
Il Crotone calcio, seguito con DietaGIFT per gli aspetti di alimentazione sportiva, sta conducendo un campionato di serie B entusiasmante, che ci auguriamo possa portare la squadra in serie A già da questa estate. Ecco la testimonianza di Vincenzo Pace, il nutrizionista Gift calabrese che sta umilmente portando la squadra ad un livello di consapevolezza alimentare maggiore rispetto a quello di tante squadre più blasonate.
I giocatori del Football Club Crotone, detti anche gli squali perché nel simbolo storico della società sono rappresentati due squali e soprannominati anche pitagorici, in onore di Pitagora, filosofo greco antico, che fondò a Crotone una scuola, mangiano seguendo in modo attento lo stile GIFT e chiudono il girone di andata del campionato di calcio di serie B, al secondo posto con 45 punti, a un solo punto dalla capolista Cagliari.
Le due squadre hanno marciato a livelli molto alti: basti pensare che il record di chiusura della fase di andata di un campionato di serie B è di 47 punti.
Io mi occupo da due anni dell’aspetto nutrizionale della squadra.
Ciò che ho fatto è quello che ogni professionista GIFT avrebbe fatto: far conoscere lo stile GIFT ai ragazzi del FC Crotone e a tutto lo staff passando dalla teoria ai fatti.
Tutto inizia con un’attenta fase di valutazione individuale, comprensiva di valutazione bioimpedenziometrica svolta a stomaco vuoto e lontano dagli allenamenti. Con i dispositivi di misura della Akern raccolgo dei dati molto importanti, e so dove devo lavorare per apportare dei miglioramenti.
Al di là delle misure è però importante parlare con loro, con ognuno di loro: ogni giocatore con la propria storia e le proprie idee. Ogni atleta viene considerato come un individuo unico attraverso colloqui che durano anche un’ora e mezza.
È importante capire e conoscere ogni giocatore. Conoscere le sue opinioni riguardanti l’alimentazione, opinioni che ognuno di loro ha maturato nel corso degli anni e spesso sono delle vere proprie convinzioni dure da far abbandonare.
Da un’ attenta lettura delle analisi che svolgono periodicamente, circa ogni due mesi, con la collaborazione del medico sportivo della squadra, ho notato che oltre alla CPK alta (ovviamente spiegabile con l’elevato turnover muscolare) oltre al colesterolo HDL intorno a 80mg/dl (dato molto positivo, tipico di chi fa sport), i valori di affaticamento renale erano un po’ alti, per questo ho chiesto loro se facessero uso di integratori. Quasi tutti hanno risposto di si perché ritenevano che attraverso l’integrazione di aminoacidi venisse favorita la ripresa muscolare.
A questo punto, ho fatto razzia nei loro armadietti, eliminando tutte le confezioni contenenti ogni sorta di aminoacidi vietando per ora la somministrazione di tali integratori grazie anche alla spiegazione dettagliata che ho fatto loro della DietaGIFT: con una giusta distribuzione delle proteine nella giornata arriviamo a 1,5 g di proteine/kg che coprono il necessario fabbisogno giornaliero.
Inoltre, ho cercato di fare una dettagliata anamnesi raccogliendo più informazioni possibili. Alla domanda su come facessero la colazione, la risposta è stata sempre: cornetto e cappuccino, o succo di frutta e cornetto. Ho spiegato loro che era necessario cambiare la colazione, mutandola in una colazione in pieno stile GIFT e fornendo loro le dovute spiegazioni.
La regola più importante, quella che ci consente di essere svegli tutto il giorno, di sorridere ed essere attivi e presenti in quello che facciamo, è quella che prevede una prima colazione molto abbondante, che può apportare fino anche al 40% delle calorie totali della giornata.
I giocatori, pur comprendendo l’importanza della colazione, avevano difficoltà a seguirla da soli… così ho avuto l’idea (appoggiato dal mister e dal direttore sportivo), di creare un’area di ritrovo dove i ragazzi potessero ogni mattina fare la giusta colazione serviti al meglio da due signore istruite ben bene. In tal modo i ragazzi iniziano la giornata assieme facendo “squadra” anche per ciò che concerne il primo pasto del giorno, per noi il più importante.
Acqua con limone, frutta poi una fonte liquida (molti preferiscono il latte di soia o di riso), cereali integrali, due uova strapazzate con pane integrale (o due toast integrali) e una manciata di mandorle e noci per finire.
L’ allenamento si svolge dalle 10,30 fino alle 12,30. Per avere, come da regola Gift, le “scorte piene e lo stomaco vuoto” abbiamo cercato di tirare indietro le lancette del risveglio il più possibile anticipando così l’appuntamento della colazione, che inizia ora alle 7:30.
L’allenamento inizia quando la digestione è in fase finale (certo iniziare ancora prima la colazione sarebbe giusto ma non siamo riusciti ad anticipare ulteriormente il risveglio!). Nessuno dei giocatori ha riferito di avere problemi di digestione o pesantezza in allenamento.
Circa un paio di volte a settimana cerco di essere lì con loro per condividere il momento più importante della giornata, la colazione, e per rispondere ad eventuali domande.
Per calcolare il consumo energetico e distinguere il metabolismo basale da quello legato allo stile di vita e all’attività fisica ho usato il bracciale metabolico Armband come consigliato da Luca Speciani e ho visto che i ragazzi arrivano a consumare qualcosa come 4200-4500 kcal/giorno.
Coprire tale fabbisogno energetico con alimenti e cibi di qualità, naturali e sani (frutta verdura ortaggi pesce carne uova cereali noci e mandorle) eliminando i junk foods (zucchero, bevande dolcificate, dolci da pasticceria) che avrebbero reso “fuochi di paglia” gli apporti calorico-energetici di quei cibi, ha richiesto ai ragazzi un ulteriore impegno che ben presto ha mostrato eccellenti risultati portando loro stessi a sentirsi più energici e carichi (“dottò, me sento un leone!”).
Il pranzo si svolge in pieno stile GIFT intorno alle 13.15: un buffet di verdure, ortaggi, una fonte di carboidrati, un secondo a scelta con del pane integrale e frutta. Verso le 16.30 quasi tutti vanno in palestra per dedicarsi alla parte superiore del corpo (braccia, spalla, addome).
Arriva l’ora della merenda: frutta, centrifughe, gallette di riso con marmellata. Altri dopo la frutta preferiscono il toast (ho notato che il toast integrale è molto apprezzato) per mantenere poi una cena leggera.
Solitamente le partite si svolgono di sabato alle 15.00, ma ci sono anche delle serali alle 20:30 (circa 4 o 5 nel campionato) e qualche posticipo di lunedì.
Ma vediamo cosa succede giovedì sera prima della partita.
La cena è leggermente più ricca rispetto alle solite, sempre in pieno stile GIFT, con un secondo a base di pesce e dopo uno spuntino post cena con uno yogurt bianco intero con frutta e mandorle e noci. Qualcuno aggiunge un cucchiaio di gelato.
Nel giorno di venerdì e sabato non consumano formaggi (una sana rotazione previene le milk sensitivities) e non gradiscono neanche il pesce. Consumano carne come secondo: pollo, tacchino, vitello o bresaola macerata con il limone. Come primo, penne integrali con sugo fresco o condite con olio.
Il giorno della gara diamo più importanza ai carboidrati soprattutto a pranzo dove si mangiano carote, lattuga e patate bollite, pasta integrale e un piccolo secondo, magari di petto di pollo bollito condito con olio e limone (circa 100 g): giusto quelle proteine necessarie a garantire la calma insulinica ed evitare i possibili inconvenienti dell’ipoglicemia reattiva.
Un’ altra cosa pretesa da me è che i ragazzi a fine allenamento o a fine partita (in casa o fuori casa), appena arrivati negli spogliatoi, trovino un buffet di frutta con gallette di riso, miele, mandorle e noci in modo da ristabilire sin da subito il recupero idrosalino e recuperare il glicogeno muscolare consumato. Ripristinando più rapidamente il glicogeno, più rapida sarà la ripresa, riducendo al minimo il rischio di possibili infortuni.
Il menu da me stilato prevede il lunedì e il martedì una colazione a base di uova strapazzate (per due giorni almeno, per garantirsi l’apporto di aminoacidi essenziali e per la presenza di Biotina o Vitamina H). Spesso il lunedì e il martedì il pranzo è a base di riso e legumi, con alici marinate come secondo e poi la frutta. La sera per cena, come fonte di proteine, viene consumato del pesce (spada o salmone) in modo da garantire un apporto adeguato di acidi grassi polinsaturi per ridurre l’infiammazione che segue la gara e per favorire l’integrità della membrana e nutrire i neuroni .
In poche parole, i due giorni dopo la gara dove anche gli allenamenti sono ridotti, sono due giorni centrati per il recupero, in cui le proteine nobili dell’uovo a colazione e il mix di proteine e acidi grassi del pesce cercano di soddisfare una richiesta di nutrienti utili per la ricostruzione e il recupero muscolare.
Mercoledì e giovedì seguono pranzo e cena in stile GIFT e, come detto prima, dalle sera di giovedì iniziano delle cene un po’ più ricche del solito con un aumento dei carboidrati. Magari aggiungendo delle patate e uno spuntino post cena con yogurt intero naturale e frutta.
Tra primo e secondo tempo i giocatori assumono mezzo litro di una soluzione al 6% di glucosio (il famoso “mix Speciani” che non impegna in alcun modo l’apparato digerente) con dentro mezzo limone spremuto, che devono consumare tra primo e secondo tempo. Ho notato che la bevono molto volentieri e con gusto e che alla ripresa ripartono con ancora maggiore energia.
Insomma, gli “squali” del Crotone stanno puntando alla serie A contando sul l’aiuto di diversi professionisti, dall’allenatore al medico sportivo, dai fisioterapisti ai massaggiatori, ma il merito della dirigenza sta anche nell’aver capito l’importanza di un corretto approccio nutrizionale, basato su metodologie moderne e scientifiche individualizzate, e di avere scelto un nutrizionista Gift locale di grande competenza in grado di fare assimilare i principi di una nutrizione evoluta, rivolta alla prestazione, che può essere gestita per ogni giocatore sia a livello individuale che rafforzando i legami di gruppo già esistenti.
La ricetta perfetta per far vincere una squadra ad alti livelli non esiste. Esistono però tanti piccoli importanti accorgimenti per non lasciare nulla d’intentato. Squadre magari con giocatori più blasonati ma che avranno sottostimato il valore di una nutrizione “di segnale” potranno trovarsi al dunque con le gambe “molli” o senza l’energia per giocare ai massimi livelli.
L’augurio è che il Crotone calcio possa portare la DietaGIFT in serie A già da quest’anno. E che vinca il migliore!

Neuroinfiammazione e Microbiota Intestinale
di Guido Marini, Gastroenterologo Per molto tempo gli scienziati hanno