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Chi ha paura di Babbo Natale? 10 regole per non ingrassare

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Di Antonella Carini
Molti pazienti ci chiedono preoccupati come continuare un percorso di dimagrimento durante le prossime Festività. O come gestire una dieta di rotazione per il recupero della tolleranza alimentare.
Vogliamo allora raccogliere qui alcuni importanti suggerimenti, con indicazioni pratiche per non vanificare un cammino in corso.


Dedicato a chi segue un percorso di DIMAGRIMENTO

1. Ricca colazione
Questo primo pasto della giornata continua ad essere un alleato irrinunciabile. Addirittura in questo periodo posso avere più tempo da dedicargli! E magari inserire quella parte proteica che finora ho sempre visto con un po’ di sospetto. Un esempio? Una bella crepe (uovo, latte, farina di frumento o castagne), farcita di frutta fresca, mandorle tritate e un cucchiaio di marmellata, insieme ad una tazza di tè verde costituisce una colazione solare e piena di energia.
Ed è anche l’occasione di provare la colazione salata che a volte ci spaventa. Spremuta, gallette di avena e bresaola, accompagnati da una coppetta di frutti di bosco: un pieno energetico, proteico ed antiossidante davvero notevole. E, dato il periodo, i più temerari potranno assagiare anche il salmone affumicato. Se non ora, quando?
2. Surplus calorico
Ci saranno alcuni pasti decisamente più ricchi di quelli a cui siamo abituati. Possiamo compensare con le rispettive cene: un bel minestrone, con poco sale ed un giro di extravergine. Oppure un bel piatto di vegetali crudi. Magari l’ananas, naturale e fresco, tipico alimento con simpatica fama di “brucia-grassi”.
Per approfondire: “GLP-1, il segnale del troppo ”
3. Cibi da prendere con le molle
Alcolici: se rendono più calda la festa, ma più pesante la testa… vanno limitati! Nei pasti di festa scegliamo un buon vino. E piccole quantità di bollicine per brindare. Niente alcol negli altri pasti. Niente ammazzacaffè, o aperitivi.
Per approfondire: “Perchè l’alcool fa ingrassare ”
Zuccheri. Già fin troppo presenti, in pandori, panettoni e torroni. Lasciamolo fuori da caffè, tisane e colazioni
Per approfondire: “Zucchero: cala il sipario”
4. Alleati preziosi: fibre e liquidi
Regolano il senso di fame, modulano l’assorbimento di grassi e zuccheri, riducendo l’impatto glicemico. Ed aiutano ad idratare e tenere in ordine la pancia. Insomma, amici indispensabili! Via a verdura cruda come antipasto, cereali integrali, zuppe di legumi, pane integrale, tisane depurative.
Per approfondire: “Poca fibra? Il metabolismo si blocca”
5. Movimento
E’ il naturale compensatore. Abbiamo più tempo, o possiamo trovarlo, tra un giro di auguri ed un acquisto dell’ultimo momento. Chi abita vicino al mare crei l’occasione per andare a godere lo spettacolo emozionante delle onde sulle coste. Chi abbia in programma qualche giorno in montagna, deve solo uscire di casa per godersi la neve o i boschi. E chi rimane in città, può dedicarsi alla scoperta di angoli nascosti, parchi e strade da percorrere, finalmente, a piedi, senza fretta.
Per approfondire: “Chi si muove consuma di più, anche quando riposa”


Dedicato a chi stia segue una dieta di rotazione per il recupero della TOLLERANZA ALIMENTARE (con idee tratte dal nostro, e vostro, Ricettario GIFT)
1. Approccio minimale, ma efficace
A meno di disturbi gravi, possiamo congelare momentaneamente lo schema di rotazione in atto. L’importante è che manteniamo un profilo di attenzione, con spazi di libertà alternati a pasti di pulizia, con la settimana che ruota in questo modo intorno a due giorni di pulizia fissi, fatti non bene, ma… super-bene! Questi due giorni possono dare continuità al cammino di recupero ed aiutarci a non perdere il miglioramento acquisito finora.
2. Intolleranza a latte e lieviti, la più frequente
Nei due giorni “puliti” niente panettone, pandoro o alcolici.
Un menu piacevole (con minime quantità di lieviti) prevede:
colazione: banana, gallette di mais con marmellata di frutti di bosco, uova strapazzate
pranzo: una verdura cruda a scelta, zuppa di ceci al profumo di mare, giftella vegetale
cena: crema di piselli, petto di pollo croccate, caco
3. Intolleranza al nichel, la più trasversale
Nei due giorni “puliti” niente noci o altri semi oleosi, niente soffritti, polenta, pomodori o lenticchie.
Un menu adatto può essere questo:
colazione: arancio, gallette di grano saraceno con ricotta e miele
pranzo: insalata di carciofo crudo, riso integrale con broccoli, pollo sprint, yogurt e frutti di bosco
cena: passato di verdure, sufflè di salmone alla spagnola, ananas fresco
4. Intolleranza a glutine/frumento, il dribbling più difficile
Oltre ai dolci tradizionali, niente tortellini, tagliatelle o gnocchi.
Uno schema suggerito:
colazione: mandarini, latte di soia, fiocchi di miglio e amaranto con uvetta e nocciole tritate, prosciutto crudo
pranzo: kiwi, totani e polenta, mele al forno con noci ed uvetta
cena: tortino di platessa, insalata di arance ed olive, castagne
5. “Grazie lo stesso, oggi non posso”
Applicando la regola dei due giorni di pulizia del punto 1, facilmente riusciremo ad essere liberi negli altri giorni, in maniera da poter condividere la tavola con il resto della compagnìa. Ma… l’imprevisto? All’offerta di cioccolatino dell’amico, o al bicchierino della staffa del compagnone di turno, rispondiamo un sereno e sorridente “Grazie, no!”. Sarà ossigeno per la nostra dieta ed un rafforzamento della nostra autodeterminazione.
E dopo questo pieno di energia e buone intenzioni, ecco un link con suggerimenti per un regalo davvero fuori dagli schemi, ma prezioso: Idee dietaGIFT per i regali di Natale: la salute on-line!

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