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ASD Cosenza Nuoto, la squadra di pallanuoto che mangia GIFT

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Di Francesco Garritano
La squadra maschile di pallanuoto dell’ASD Cosenza Nuoto, gioca un campionato di serie B ma prima di tutto si impegna a vincere le sue partite a tavola, con dieta GIFT!
L’idea è nata da un lavoro di tesi che vuole unire le conoscenze inerenti lo stato fisiologico, metabolico e nutrizionale degli sportivi con una realtà come quella della pallanuoto, un gioco che con il passare degli anni si sta facendo strada nel mondo sport.
La tesi di tipo sperimentale, nasce nel Dipartimento di Farmacia e Scienza della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria quando la tesista dott.ssa Rosa Maria Minniti sceglie l’argomento da presentare ed il dott. Francesco Garritano decide di seguirla nel suo percorso di tesi sperimentale. Il lavoro di tesi si svolge nelle piscine di Cosenza, grazie all’ambiente accogliente e al suo tecnico Francesco Manna che ha da subito sposato il progetto.
La tesi clinico-sperimentale ha permesso di far conoscere DietaGIFT ai giovani pallanuotisti che, con entusiasmo, hanno subito visto, in questo intervento nutrizionale, il mezzo adatto per migliorarsi e crescere.
Analisi composizione corporea
La prima azione in termini pratici è stata la valutazione dei parametri antropometrici fondamentali, per proseguire con la successiva analisi bioimpedenziometrica, mediante la strumentazione Akern. I dati ottenuti sono stati il punto di partenza per le successive azioni e correzioni da apportare durante il percorso con i ragazzi. Ciò che é emerso dall’analisi della composizione corporea è stata una situazione generale di disidratazione: tutti i ragazzi hanno presentato un valore basso del contenuto idrico corporeo, che li ha collocati nella fascia di disidratazione o al limite della normoidratazione. Questo dato non è sorprendente se si pensa che la pallanuoto è uno sport d’acqua, e per assurdo, tutti gli sport d’acqua riducono fortemente la sensazione di sete, nonostante la normale e consueta perdita di sudore in allenamenti o partite che richiedono un importante impegno fisico per più di 2 ore.
Anamnesi
Questo dato è stato confermato negli incontri successivi a tu per tu con i ragazzi, ai quali sono stati posti semplici ma specifici quesiti inerenti alle loro abitudini alimentari, gusti e preferenze, eventuali allergie o intolleranze ed eventuale integrazione. Ponendo un quesito a risposta multipla, la maggior parte dei ragazzi ha confermato che non arriva a bere i 2 litri di acqua al giorno, al contrario, di quanto invece, abbiamo consigliato di fare. È stato, infatti, spiegato ai ragazzi, che l’assunzione dei 2 litri di acqua al giorno deve prescindere dall’acqua bevuta in allenamento o partita, che invece rappresenta la quota di liquido da ripristinare dopo un’eccessiva perdita con la sudorazione. È stato raccomandato ai ragazzi di bere almeno ½ litro di acqua ogni ora per tutte le ore dell’allenamento.
L’allenamento, è poi, un altro punto importante perché ha una durata di 4 ore e si svolge quotidianamente dalle ore 14 alle ore 18; essendo i ragazzi quasi tutti studenti, sono dovuti ricorrere a delle strategie per far conciliare pasti e training. Di comune accordo, si è arrivati alla soluzione di pranzare ai soliti break scolastici, verso le 11 di mattina, di modo che si assicuri una corretta digestione fino agli inizi degli allenamenti (inizio allenamento ore 14 in palestra e alle 15,30 in acqua). Il pranzo, per alcuni sarà composto da cibi preparati a casa, per altri si ricorre alle mense o ai bar, ma le regole erano chiare: pranzo completo con l’accoppiamento di carboidrati e proteine. L’indagine alimentare, invece, ha riportato che la maggioranza soleva mangiare solo pasta o un semplice panino, in completa assenza di frutta e/o verdura.
Indicazioni nutrizionali
La colazione è risultato essere un tasto dolente per quasi tutti i ragazzi: alcuni la saltavano completamente, altri la facevano in piedi bevendo solo un caffè con qualche biscotto, per altri era solamente e completamente zuccherina. Prima di scendere nel dettaglio, è stato spiegato loro l’importanza di una colazione completa ed equilibrata, e poi sono stati forniti esempi di colazione nella versione dolce e nella versione salata, in base alle preferenze. Nella colazione dolce figurava la frutta fresca, il latte (preferibilmente vegetale), semi oleosi come fonte proteica e poi, a scelta, una fonte di carboidrati complessi ed integrali accompagnati da miele o marmellata senza zucchero. La versione più internazionale conteneva uova strapazzate o dell’affettato, come fonte proteica, da affiancare al pane, sempre con latte e frutta fresca.
A fine allenamento, quindi alle 18, è stato consigliato l’uso di fette biscottate col miele o marmellata per iniziare a ripristinare le scorte di glicogeno. Mentre il pasto serale era completo di carboidrati e proteine, accompagnati da verdura.
È stato illustrato ai giovani pallanuotisti che la presenza di proteine a tutti i pasti è fondamentale per la crescita muscolare e il mantenimento della massa dei muscoli, senza ricorrere dovutamente all’uso di integratori. Tra le proteine è stata data un’importanza maggiore al consumo di pesce, consigliato per almeno 4 giorni alla settimana, mentre per la carne ci si è indirizzati più verso le carni bianchi e le carni magre. L’uso dei latticini è stato ridotto a due volte a settimana sconsigliandolo il giorno della gara, mentre quello delle uova, cambiava in base alla colazione che ognuno decideva di fare.
L’intervento nutrizionale è stato soggettivo e specifico: nei casi di ridotta massa muscolare è stato rafforzato l’apporto proteico alimentare, mentre nei casi di valori elevati di massa grassa, si è agito su un monitoraggio migliore del soggetto, verificando, anche, la probabile presenza di intolleranze.
Gli sportivi, e i pallanuotisti in questo caso, sono direttamente interessati al mantenimento di un ottimo stato di salute raggiungibile con gli allenamenti, un corretto stile di vita, ma soprattutto con una corretta e sana alimentazione. La pallanuoto infatti, richiede agli atleti un importante impegno fisico, pertanto un’alimentazione adeguata ai ritmi di allenamento e al lavoro richiesto in acqua, diventa il punto di partenza per ottenere grandi risultati in termini di miglioramento e/o perfezionamento della forma fisica.
Una buona ed equilibrata alimentazione nella pallanuoto funge da base per buone prestazioni e buon mantenimento del sistema metabolico degli atleti, e quando si parla di corretta alimentazione si struttura la giornata con un’abbondante colazione, un buon pranzo e una cena più leggera. Il tutto è mirato ad attivare il metabolismo e a preparare le riserve energetiche di glicogeno ad affrontare al meglio lo sforzo e poter migliorare le performance degli atleti, mantenendo sempre lo stomaco vuoto all’inizio di ogni competizione o allenamento.
Dieta GIFT diventa allora un metodo piacevole per i ragazzi della pallanuoto perché non accetta porzioni ma parla solo di cibo: si deve mangiare, e bene, per raggiungere normocaloricità e normoproteicità, il tutto mantenendo un ottimo stato di idratazione.
Benessere e prevenzione
Aspetto molto importante per i ragazzi della pallanuoto è il rischio di ammalarsi visto che si allenano all’aperto nella piscina scoperta anche durante l’inverno, ovviamente con acqua riscaldata. Allora come integrazione si è suggerito il protocollo sportivo della cellfood: cellfood gocce e cellfood vitamica C subinguale. Uniti a questi 2 integratori è stato suggerito loro Oximix 1 + immuno. Ovviamente l’uso di integratori deve essere solo un aiuto per prevenire i malanni stagionali a cui i ragazzi della pallanuoto sono più esposti, ma il grosso del lavoro deve essere fatto con l’alimentazione.
Una volta accettato il metodo i risultati arriveranno su carta e in campo e i ragazzi, avranno vinto ben due volte: in acqua e a tavola!

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