Di Gloria Marras
Nelle scuole di tutta Italia sta riscuotendo grandissimo successo l’iniziativa 100 giorni di frutta lanciata in collaborazione con il gruppo Ethos : 100 giorni in cui nell’intervallo, a merenda, si mangia solo frutta.
L’iniziativa che prende spunto dal fumetto “Tom e Lia alla scoperta del vero cibo” ha preso il via con l’inizio dell’anno scolastico come già anticipato nel precedente articolo “Cento giorni di frutta?! Eccome se fruttano !!”
In risposta ad alcune farneticanti affermazioni a proposito di presunte limitazione della libertà individuale o di futuri possibili rifiuti dei bambini per la frutta, riportiamo qualche racconto di come sta procedendo questa nostra esperienza :
La maestra Flavia dell’Istituto Gabrio Piola di Giussano (MB) parla di “successo” e, per quanto riguarda i 28 alunni della sua quarta c’è soddisfazione anche se è presto per avere una visione globale dell’andamento del progetto nell’intero istituto iscritto con 6 classi. Tutti stanno infatti consumando frutta a merenda e aderendo all’iniziativa, a differenza dello scorso anno, quando un tentativo analogo era andato fallito.
La maestra Donatella della Scuola Primaria A. Manzoni di Lesmo (MB), iscritta con ben 7 classi, tra quarte e quinte ci racconta: “Il progetto sta procedendo. Nella nostra scuola il consumo di frutta a merenda è ormai prassi consolidata da anni, per cui è stato abbastanza semplice coinvolgere i bambini nella proposta. Le schede si stanno rivelando utili e nella maggior parte dei casi vengono utilizzate ad integrazione della programmazione di scienze.
Nella mia classe (ho ragazzini “grandi” di quinta), ho anche proposto attività legate proprio ad indagini statistiche relative al consumo sia a scuola che a casa, con relativa produzione di grafici. Stiamo realizzando anche, un po’ più in grande, il gioco dell’oca proposto sulla scheda della mela, in modo che i bambini possano giocarci durante i momenti di attività libera. Ovviamente previa discussione sul perchè il movimento facilita la prosecuzione nel gioco, mentre l’hot dog e la ciambella lo rallentano!
Come spesso accade, purtroppo, sono i genitori i più difficili da coinvolgere.”
La maestra Franca, con la quale organizzeremo dei laboratori di cucina nei prossimi mesi ci dice: “Noi (prima media A dell’istituto comprensivo di Lesmo) partiremo dopo Natale. Però gli allievi sono già a conoscenza del progetto, i genitori sono stati sensibilizzati e già molti ragazzi hanno cominciato a portare a scuola merende di frutta e verdura.”
L’Istituto PLAY ENGLISH di Monza ci riferisce: “Il progetto procede bene, c’è interesse sia da parte dei genitori che dei bambini, già parzialmente abituati alla merenda di frutta. Tutti insieme hanno partecipato giovedì 18 Ottobre all’incontro relativo all’importanza del binomio corretta alimentazione-movimento per bambini e ragazzi tenuto da Luca Speciani dimostrando molto interesse e partecipazione attiva.
Dalla Scuola Primaria Dante Alighieri di Correzzana, Lesmo (MB) le insegnanti Elda e Donatella si sono dette soddisfatte e piacevolmente stupite per il seguito che hanno riscontrato nei bambini, che consumano quotidianamente frutta e anche verdura a merenda. Anche qui il fatto non è del tutto nuovo, dal momento che erano già previsti dei giorni con frutta “obbligatoria”.
I “100 giorni” sono stati dunque la spinta finale e decisiva per raggiungere un obiettivo che le insegnanti non speravano di vedere conseguito in tempi tanto brevi e con relativa facilità. Hanno anche segnalato che molte delle ricette proposte nelle schede sono state fatte a casa, circostanza che indica un attivo coinvolgimento e impegno anche da parte dei genitori. Bravi!!!
La maestra Marinella della Classe 4a B, Scuola Primaria di Cuneo Corso Soleri, ci racconta: “Ho proposto ai miei alunni il progetto “100 giorni di frutta” nei primi giorni di scuola, ma ho cominciato la registrazione il primo ottobre per poter parlarne prima e catturare il loro interesse anche utilizzando alcuni vostri materiali scaricati da internet.
Direi che sta andando proprio bene: il consumo di frutta come merenda sta aumentando anche in quegli alunni che normalmente tendono a evitarla.
Mercoledì scorso c’è stata un’assemblea di classe e ne ho parlato con i genitori che si sono dimostrati favorevoli e collaborativi.
Il mio obiettivo è quello di promuovere il consumo di frutta e fare riscoprire, o in alcuni casi addirittura scoprire, la frutta. Guardando le vostre schede per esempio è emerso che molti non avevano mai visto o assaggiato il melograno, ne ho portato uno a scuola ed è stato un successone!
Grazie a voi per iniziativa.”
Ed ora qualche dato
Gli alunni che parteciperanno nel solo secondo quadrimestre sono già 2132, provenienti da 13 istituti di tutta Italia fra cui: l’Istituto Comprensivo Virgilio 4 di Scampia (NA) e la Scuola Paritaria dell’Infanzia Sacro Cuore di Rio Marina (LI), sull’Isola d’Elba, inoltre vi sono richieste anche da Aci Castello (CT), Roma, Borgosesia (VC).
Molto probabilmente una scuola elementare di Napoli iscriverà le sue classi, dopo aver comunicato il proprio interesse nei confronti di un’iniziativa di cui colpiscono soprattutto, a detta dell’insegnante, le potenzialità nello stimolare i bambini in un modo coinvolgente e nuovo.
Stessa situazione per altri due istituti romani.
Per chiunque fosse interessato, fino a fine ottobre è ancora possibile aderire all’iniziativa, per attuare il progetto nel secondo quadrimestre contattando il Gruppo Ethos alla pagina dedicata.
Buona frutta a tutti!