Login/account

Vino proibito? Si, no, forse!

Condividi

Vorrei sapere se nella DietaGIFT è consentito bere vino e in che quantità. Grazie,
Caterina


Risponde Antonella Carini
staff DietaGIFT

A parte la sezione dedicata ai “cibi spazzatura”, nell’impostazione GIFT nessun cibo è eliminato in maniera assoluta. Nel rispetto dell’Individualità (anche di gusti ed abitudini) viene lasciato un certo margine di manovra anche con alimenti… in chiaroscuro.
Le bevande a moderato contenuto alcolico (ad esempio vino e birra) fanno parte di questi alimenti il cui consumo non ci sentiamo di consigliare in maniera libera, nè frequente, ma che possono essere inseriti con accortezza nella propria alimentazione.

Cosa vuol dire, nella pratica?
Tenendo ferma la composizione del monopiatto GIFT, supponiamo di aver riempito la porzione di carboidrati con del riso (stesso ragionamento se ci fosse pasta, pane, ecc.). A questo punto, scegliendo le nostre proteine (carne, pesce, uova, ecc) ed il nostro ricco contorno, il pasto è completo. A questo punto, come inserisco del vino, se lo desidero?
1. Applicando la regola del “due dita sono gratis“, cioè una quantità molto moderata, possiamo concedercela anche senza impazzire troppo a misurare i  grammi
2. Se, invece, vogliamo una quantità più consistente, dobbiamo diminuire via via in maniera proporzionale la quantità di riso che era originariamente nel piatto, fino ad arrivare, se occorre, a sostituirla completamente in cambio di un bel bicchiere pieno (150 cc)

Quello che succede al nostro corpo
Nell’assunzione di una bevanda alcolica vanno tenuti in considerazioni alcuni importantissimi fattori
notevole introito calorico: ogni grammo di alcol corrisponde a 7 kcal, contro le 4 di proteine e carboidrati e le 9 dei grassi
supplemento di lavoro epatico richiesto per lo smaltimento stesso dell’alcool (e quindi conseguente appesantimento del processo digestivo del pasto) a causa della sua trasformazione in acetaldeide, sostanza dagli effetti tossici.
— fenomeni di abitudine all’assunzione, purtroppo a volte assimilabili a situazioni di reale dipendenza (concetto esposto con chiarezza ed approfondimento in “Prevenire e curare la depressione con il cibo” di Attilio e Luca Speciani). E’ bene qui ricordare che anche chi è “assuefatto” a bere buone quantità di vino, subisce (anche se non li percepisce) gli stessi effetti metabolici interni di chi è completamente astemio.

Quindi è bene chiarire che

  • la strada suggerita dalla soluzione 1 (“due dita gratis”) dovrebbe comunque essere evitata da persone che siano alla ricerca di un peso forma corretto o che non possano contare su una perfetta funzionalità epatica
  • la scelta offerta dalla soluzione 2 (sostituzione di pane/pasta/riso con vino) dovrebbe essere comunque limitata nella frequenza. I carboidrati rappresentati dai cereali, infatti, soprattutto se integrali, sono un ottimo cibo che fornisce anche un contributo proteico, enzimatico, di fibra alimentare indigeribile, di grassi polinsaturi  ecc. Del tutto scorretto, quindi, sostituire quelle calorie in maniera sistematica con bevande alcoliche.

Un’ulteriore nota di attenzione merita anche la scelta del vino: prediligere il “bianco” (compresi spumanti e champagne) vuol dire rischiare di trovarsi nel bicchiere i prodotti utilizzati per chiarificare (anidride solforosa), che oggi la legge consente di non esporre neppure in etichetta, facendo parte (ma in che quantità?) degli standard di produzione.
Se vino deve essere, allora, il nostro voto va al rosso, di buona, buonissima qualità: se sapremo gustarne appieno aroma e conviviale allegria non sarà mai necessario abusare con le dosi. Nel caso della birra, occorre applicare una proporzione che permette di moltiplicare all’incirca per 3 le quantità proposte per il vino rosso. Significa in pratica che una mezza birra piccola è “gratis”, mentre una robusta birra media, o un boccale diventano – come il bicchiere di rosso – sostitutivi occasionali dell’intera quota di carboidrati.

Qualità, insomma, e non quantità, per godersi sapori ed aromi lasciando in piena efficienza gli importanti compiti detossificanti del fegato

Altre lettere