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Gent.mo Maestro,
Buongiorno,
La disturbo per un parere chiarificatore su un punto fondamentale,il superamento dell’IO.
Mi spiego:
Leggendo articoli di psicologia riferiti all’autostima,gli studiosi concordano nel valorizzare il proprio EGO, affinche’ si sviluppi autostima, cosa che in questo momento mi viene un po’ a mancare.
Sono un po’ in confusione, perche’ a mio avviso, contrasta e non poco,con l’insegnamento del Dharma,che appunto ci dice di abbandonare la nostra eccentricita’.
Quindi qual’e’ il giusto atteggiamento tra avere autustima (utile nella vita quotidiana….) e comunque seguire l’insegnamento dell’abbandono dell’IO,nella nostra fede?
Grazie di Cuore dell’attenzione,aspetto con gioia ed attenzione,la Sua considerazione…
Ogni Bene…

Risponde il Dott. Luca Speciani: 

Simone Ti rivolgi sempre a me Simone come se io sapessi..
Non vedo contraddizione, se non apparente.
L’autostima nasce dal fare, dall’essere, ciò che ci si sente di fare e di essere. Se io sono consapevole di tutto ciò che faccio, lo faccio con gioia, lo faccio senza egoismo. Come posso non stimarmi di più nel profondo? E’ automatico, non è uno “sforzo”.
Quindi si può abbandonare l’IO (in verità proprio del tutto non ci riusciamo mai) e nello stesso tempo sentirsi piacevolmente soddisfatti di se stessi. In pace con se stessi.
Il cilicio lasciamolo ai cattolici 🙂 A noi basta il sorriso del buddha..
Luca

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