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Mal di testa: cause e rimedi

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Buon giorno Luca,
le scrissi un paio d’anni fa in occasione del suo bell’articolo dedicato all’alcol.
Avrei bisogno di un consiglio, ho ricominciato da poco a correre, dopo essere stata ferma (dalla corsa) per un anno. Corro solitamente al mattino appena sveglia, a digiuno, ma ora che supero i 60 minuti di corsa dopo un paio d’ore dal rientro a casa mi si presenta un fastidioso mal di testa che non riesco a farmi passare con nulla.
Credo di dover per forza mangiare qualcosa prima, lei cosa mi consiglia?
Con l’occasione mi complimento anche per il suo articolo sul numero di gennaio “via dagli stravizi”, l’ho letto anche a mio marito, che ha smesso di fumare da un paio di mesi e nonostante l’acquisto di un paio di scarpe da running nuove di zecca ogni volta per farlo uscire di casa per una corsetta di 20 minuti è un parto!
Ma quando rientra ammette di sentirsi meglio.
Grazie ancora di scrivere!
P.S. ho 42 anni e peso 68 kg se serve saperlo.
Cinzia

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Risponde Luca Speciani: 

 
Buongiorno Cinzia e grazie per i complimenti!
Il mal di testa dopo corsa (o altro sforzo intenso) è una patologia piuttosto frequente, e si verifica quando lo sforzo è stato troppo intenso in relazione al nostro stato di allenamento o alle nostre consuete potenzialità (per esempio un chilometraggio troppo lungo). Nel suo caso mi pare che il periodo di deallenamento possa averla spinta ad andare a ritmi troppo elevati (in ricordo di quelli dell’anno passato) rispetto allo stato attuale.
I motivi del mal di testa sono quasi sempre legati alle alterazioni interne connesse con la secrezione di catecolamine e cortisolo (e con lo stato infiammatorio generale), che possono modificare temporaneamente gli equilibri elettrolitici del sodio e del potassio, che a loro volta possono indurre temporanee vasocostrizioni o vasodilatazioni nelle arterie cerebrali, spesso all’origine di cefalee ed emicranie. Il fenomeno è transitorio, e richiede semplicemente di “calmare le acque”: riposando, mangiando leggero, o magari coricandosi presto per una sera. Una notte di riposo è di solito largamente sufficiente per risvegliarsi al mattino dopo “come nuovi”. Aggredire il disagio con farmaci antidolorifici può invece solo peggiorare le cose, inducendo ulteriori effetti a catena.
Il motivo dunque non credo risieda nell’alimentarsi o meno prima di uscire. Anzi, spesso uscire a correre a stomaco pieno può ulteriormente aggravare il problema. Cerchi un compromesso di suo gradimento per non uscire del tutto a pancia vuota (per esempio una tazza di tè con un po’ di miele), ma ricordi che la “benzina” per la corsa mattutina le arriva dalla cena della sera prima e non dalla colazione!
Insista col marito per rendere regolari le sue uscite. Presto o tardi avrà motivo per essergliene grato.
Auguri e a presto
Luca Speciani

 

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