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Buonasera Dott. Speciani,

Mi permetto di disturbarla per chiederle un parere su l’utilizzo della Stevia dopo che la Commissione europea ha autorizzato l’uso della Stevia come dolcificante, dopo un primo parere positivo da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Tale autorizzazione è in vigore dal 2 dicembre 2011 e potrà porsi come alternativa agli altri dolcificanti.

Il mio interesse nasce dal fatto che mia figlia è diabetica di tipo 1 e un suo parere in merito sarebbe molto apprezzato.
La ringrazio per l’eventuale risposta, cordiali saluti

Luciano

 

Risponde Luca Speciani:

Gentile Luciano,
non ho niente in particolare contro la Stevia, di cui ben conosco forma, sapore, modalità di sviluppo.
Ho molte perplessità invece nei confronti dell’idea compulsiva della dolcificazione.
Quando assumiamo un alimento dolcificato con un prodotto diverso da quello che naturalmente sarebbe presente nel cibo, alteriamo in qualche misura il suo effetto biologico. Non è come aggiungerci il ragù o qualche spezia. Vengono toccati i nostri centri gustativi, e la nostra regolazione dell’appetito.
Su “DietaGIFT, dieta di segnale” abbiamo citato diversi lavori (3 in particolare: Raben, Tordoff e altri) in cui veniva dimostrato come gli edulcoranti artificiali (anche quelli a calorie zero) oltre a dubbi effetti di cancerogenicità, avevano comunque effetti certi nell’indurre appetito in chi ne faceva uso, quasi raddoppiando la quantità di cibo reperita dagli animali di laboratorio dopo l’assunzione.
Il fatto che Stevia sia stata approvata dagli organismi internazionali non vuol dire molto: anche aspartame, acesulfame, saccarina – che hanno quell’effetto – sono approvati, e ce li troviamo in moltissimi alimenti contro la nostra volontà.
Diamo pure fiducia alla Stevia, finchè non sarà dimostrato il contrario, ma se invece riuscissimo a imparare a non dolcificare?
Abbiamo vissuto un milione di anni senza bisogno dello zucchero. Sono certo che possiamo continuare a farlo, diabetici o non diabetici.
Insegni a sua figlia a dolcificare il meno possibile, e le avrà insegnato il modo più intelligente per difendersi dai danni potenziali della sua malattia che potrebbero verificarsi con il passare degli anni, ove il controllo glicemico non fosse particolarmnte attento.
Auguri e a presto

Dott. Luca Speciani

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