Ciao Luca,
ti scrivo per avere da te una delucidazione in merito ai potenziali danni causati un consumo generoso di fruttosio: rigorosamente assunto nella sua forma “naturale” e non attraverso bibite o simili.
Mi è capitato di leggere che un buon mangiatore di frutta può facilmente saturare le riserve epatiche e quindi innestare un meccanismo perverso di produzione di trigliceridi; all’opposto, altre fonti operano una distinzione tra il processo metabolico che accompagna l’assunzione di frutta e verdura, e quello che invece caratterizza l’utilizzo, per esempio, dello sciroppo di glucosio-fruttosio: con il primo sempre e comunque virtusoso ed il secondo invece ‘da condannare’.
Ancora, se permetti, è possibile ricaricare le riserve di glicogeno muscolare ricorrendo ad una ricca macedonia di frutta piuttosto che ad un piatto di pasta, oppure il fruttosio è impiegato – diciamo così – in regime di monopolio dal fegato per riempire le proprie riserve?
Grazie del tempo che spero vorrai dedicarmi.
A presto,
Nico
Risponde Luca Speciani:
Caro Nico,
Il fruttosio presente naturalmente nella frutta non è mai in grado di saturare i depositi, nè epatici, nè muscolari, perchè l’apporto è talmente limitato, in relazione al volume di cibo assunto, che non sarebbe troppo sbagliato neppure considerarlo nullo, considerato il costo di masticazione e metabolizzazione del frutto stesso.
Diverso è invece se assumiamo estratti da frutta in cui il fruttosio si trova più concentrato. In tal caso l’apporto assume una valenza quantitativa maggiore. Anche in questo caso, però, il fruttosio, trasformandosi in fruttosio monofosfato, viene assorbito lentamente e prevalentemente per l’immissione diretta nelle ultime fasi della glicolisi, dunque per il diretto consumo invece che per l’accumulo.
Certo, se la quantità di fruttosio assunta è alta, come quando si usa il fruttosio raffinato, l’effetto accumulo c’è comunque, e inoltre si impoverisce la dieta nel suo complesso. Ma le piccole quantitá presenti nella frutta non genreranno mai accumulo nè rapido ripristino delle scorte. Frutta e verdura servono per restituire acqua, vitamine, antiossidanti. Il glicogeno arriva dai carboidrati amilacei: pane, pasta, riso, patate, legumi.
Prova a dare ad un bambino che ha appena finito un’ora di piscina una bella mela: minimo te la tirerà in testa. Beata innocenza..
Luca Speciani