Andrea
Risponde Luca Speciani:
Buongiorno Andrea,
il meccanismo è più complesso di quanto ci vogliano far credere le semplificazioni di alcuni dietologi.
Il peso è una variabile insufficiente per il controllo dello stato di forma. Occorre una bioimpedenziometria affidabile che ci dica quel peso da che cosa è fatto: muscoli, acqua, grasso. Che è ciò che facciamo nei nostri centri.
Se la dieta è intelligente, per esempio orientata a GIFT, il peso perso all’inizio è grasso. Se si fa anche movimento e si mangia a sufficienza è possibile che al grasso perso vada sommata (ovvero sottratta) la crescita muscolare contestuale, che mantiene dunque il peso fermo, senza che scenda. Questa è una possibile spiegazione. La maggior parte di chi fa diete, però, fa diete basate sul controllo calorico. E allora il peso perso è costituito sia da grasso che da massa muscolare, con effetti negativi anche sulla prestazione e con un conseguente rallentamento metabolico. In questo caso il motivo che ferma la discesa del peso è che il rallentamento metabolico indotto ha raggiunto la quota calorica assunta quotidianamente, e quindi la dieta non induce più calo di peso, nemmeno da denutrizione. In tal caso, prima o poi, il peso perso sarà recuperato sotto forma di grasso.
Le auguro che il suo sia il primo caso..
L’argomento è stato da noi trattato con notevole precisione su “Oltre l’alimentazione dello sportivo”, l’ultimo libro pubblicato da me e dalla Dr.ssa Bottino.
Auguri e a presto
Dott. Luca Speciani