Riceviamo e con piacere pubblichiamo una lettera di Ilaria Bertini, Punto GIFT in formazione, che commenta una Review pubblicata molto recentemente e i suoi legami con i principi di DietaGIFT:
L’articolo qui presentato è una Review pubblicata a gennaio del 2012 su “Cholesterol” e raccoglie alcuni concetti interessanti sull’approccio dietetico in termini di salute cardiovascolare, con un’analisi delle linee guida sino ad ora perseguite, nonché i limiti di queste.
Le linee guida indicano un approccio a basso apporto di grassi e più elevato in carboidrati (LFHC) e a basso apporto di colesterolo (LC) per la riduzione del rischio cardiovascolare. La percentuale di grassi dietetici si è ridotta a favore dei carboidrati come da linee guida, ma la popolazione inglese è diventata più grassa, questo non può che far pensare. Recentemente si è invece dimostrato che una dieta ricca di vegetali, noci, grassi monoinsaturi, in stile mediterraneo (sul quale sarebbe lecito sollevare alcune critiche) riduce il rischio cardiovascolare; i grassi trans e una dieta ad alto indice e carico glicemico sono dannosi, mentre per grassi saturi e uova non ci sono evidenze particolarmente negative.
Di fronte agli specialisti del settore dietetico nutrizionale si trovano pazienti con caratteristiche riassumibili in: sovrappeso e obesità, ridotta tolleranza al glucosio, ipertensione, dislipidemia e
sindrome metabolica, quindi gli obiettivi della scelta dietetica devono tener ben presente:
– Miglioramento del profilo lipidico
– Riduzione della pressione arteriosa
– Facilitare il controllo del peso
– Garantire un adeguato apporto di nutrienti essenziali
– Assicurare una buona compliance (fondamentale)
– Ridurre il rischi cardiovascolare, quindi morbilità e mortalità
DISLIPIDEMIA
L’apporto di colesterolo in una piccola percentuale di casi aumenta sia le LDL che le HDL, la maggior parte dei soggetti non presenta significative modifiche.
Interessante poi il lavoro sull’apporto di uova, spesso demonizzate. Le uova aumentano le HDL e le dimensioni delle LDL, rendendole meno aterogene, questo con una media di 6 uova alla settimana durante una dieta con una riduzione dei carboidrati assunti.
La sostituzione dei grassi saturi con i carboidrati influisce negativamente sull’intero profilo lipidico (e non, aggiungo), tra i grassi saturi il laurico e miristico, l’oleico sono considerati neutri; il palmitico è invece dannoso, così come i grassi trans.
La riduzione dell’apporto dei carboidrati a favore di grassi mono e polinsaturi sembra essere la strategia vincente nella maggior parte dei casi.
Tale scelta non solo riduce il rischio cardiovascolare, ma è utile anche nel controllo del peso.
IPERTENSIONE
Una dieta ricca in potassio, calcio, ad apporto controllato di sodio (quindi verdura, frutta e prodotti caseari), si è dimostrata ridurre la pressione arteriosa. In particolare una dieta a basso indice e carico glicemico, limitando quindi zuccheri e amidi (in particolare raffinati!).
DIABETE TIPO 2 E PESO CORPOREO
Non serve ripetere quanto detto sopra, l’approccio dietetico ad apporto controllato di carboidrati, selezionandone la fonte (non raffinati), favorendo grassi mono e polinsaturi, proteine di alto valore biologico, a basso indice e carico glicemico è vincente anche nel controllo dell’insulino resistenza (il meccanismo implicato, interessante, è proprio a livello dei GLUT4, i trasportatori del glucosio nella cellula).
Ne giova il controllo del peso, come descritto ampiamente nell’articolo. Oltre alla restrizione dei carboidrati si pone l’accento sull’indice e carico glicemico, quindi fonti non raffinate di carboidrati, abbondanza di fibre (che dire se non: crudo, vivo e colorato?).
La conclusione dell’articolo quindi riassume alcuni concetti già noti per GIFT:
– Puntare sulla qualità di grassi buoni (olio, semi, noci, pesce ricco in omega 3)
– Moderato consumo di grassi neutri contenuti in prodotti lattiero caseari
– No a grassi trans e a cibi trasformati
– Consumare porzioni abbondanti di vegetali e frutta, quindi a bassa densità energetica
– Ridurre i carboidrati totali
– Selezionare vegetali, legumi, frutta, cereali non raffinati
– Preferire pochi carboidrati ed integrali
– Da evitare zuccheri, cereali e derivati raffinati, patate fritte, dolciumi, merendine, bibite zuccherate, pizza
– Scegliere proteine di alto valore biologico (pesce, carne, uova, pollo, latticini a contenuto non eccessivo di grassi)
– Attività fisica di (almeno) 30 minuti al giorno
In ogni caso bell’articolo, che ne pensate? Forse GIFT ha anticipato i tempi?
Ilaria Bertini