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“Segnali” o calorie? Un approccio rivoluzionario alle diete dimagranti

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Apriamo il rubinetto del consumo energetico oppure obblighiamo il nostro organismo a risparmia ed ingrassare?La legge economica di guadagno-spesa si applica perfettamente al nostro organismo. Se diciamo al corpo che dispone di un “alto stipendio energetico” lui spenderà liberamente. Se segnaliamo un “basso stipendio” lui ridurrà i consumi. Ragionevole, comprensibile, dannoso
Si ingrassa o si dimagrisce perché i segnali che il corpo riceve sono scorretti, e non perché si assumono più o meno calorie. Lo dimostra un numero sempre crescente di lavori scientifici. Perché il mondo della dietologia continua ad ignorare questa fondamentale informazione?
Risulta sempre più chiaro, dal 1994 ad oggi con la scoperta della leptina(importante mediatore ipotalamico del senso di sazietà e soprattutto dell’omeostasi energetica dell’organismo) che ingrassamento e dimagrimento non sono strettamente legati al numero di calorie assunte quanto piuttosto ai segnali che il corpo riceve nella direzione del consumo o in quella dell’accumulo.
Se così non fosse il buon senso si ribellerebbe di fronte a individui che mangiano di tutto senza ingrassare e ad altri che lievitano solo assaggiando qualche cibo qua e là. Certo anche in passato erano evidenti gli effetti della tiroide, della massa muscolare, della corteccia surrenale, di alcuni farmaci sull’ingrassamento. Ma se si confrontano questi “operai” con il valore gerarchicamente molto più elevato del segnale ipotalamico si capisce subito che è solo interagendo con quest’ultimo che si può pensare di ottenere dei risultati permanenti in quegli individui che “sono sempre stati in sovrappeso”.
Un recente studio svolto da Yaniv Linde della Hebrew University di Gerusalemmehttp://www.huji.ac.il/dovrut/Linde.doc  (che si aggiunge ai numerosi già da noi citati sull’argomento) ha mostrato come un peptide (chiamato BL-3020) che imita l’ormone MSH (un mediatore del dialogo ipotalamico tra leptina e ipofisi, per il passaggio dei segnali di sazietà/efficienza a tiroide, muscoli, surrene e ovaie/testicoli) induce un forte dimagrimento (40% in 12 giorni!) in animali da laboratorio ingrassati per eccesso calorico continuato (in altre parole, dei “resistenti leptinici”).
In pratica il peptide studiato si sostituisce al segnale leptinico (reso inefficiente dall’eccesso di produzione adipocitaria degli animali oggetto di studio) ripristinando i corretti segnali che l’ipotalamo (il cervello) richiede per indurre una stabile e duratura perdita di peso. Anche in libertà di apporto calorico!
Se anche il prodotto fosse commercializzato (non dubitiamo del fatto che prima o poi lo sia..) non ci sentiremmo di consigliarne l’uso. Il suo effetto è probabilmente troppo simile a quello di certe amfetamine il cui scopo è quello di “forzare” l’organismo a un ritmo metabolico frenetico (non bilanciato in alcun modo, provenendo lo stimolo da una sostanza esterna) che tanti danni hanno procurato nello sbilanciare gli equilibri tra consumo e accumulo energetico in tante persone.
Esistono però alcuni “trucchi” del tutto naturali per ripristinare il segnale leptinico interrotto o inefficiente, che possono essere sintetizzati nei seguenti:
1) Colazione ricca e completa (comprendente anche frutta e proteine)
2) Apporto bilanciato di proteine (non inferiore a 1g /kg peso nell’individuo sano) ad ogni pasto
3) Movimento fisico aerobico regolare, continuo, anche di intensità moderata (come il cammino, il “galleggiamento” in acqua, la cyclette)
4) Utilizzo di alimenti grezzi (integrali, non raffinati) in grado di indurre trascrizioni cellulari rivolte alla lipolisi piuttosto che al lipoaccumulo, e non in grado di stimolare alti livelli di insulina nel sangue.
In pratica questi sono i suggerimenti indicati da dietaGIFT, il nuovo regime alimentare equilibrato che ripristina i corretti segnali dell’organismo.
 

E’ come se al corpo venisse detto a inizio giornata che dispone di uno “stipendio” molto elevato. In risposta a questo segnale l’organismo si comporta come se potesse spendere energie senza limiti, e manda segnali alla tiroide, ai muscoli, al surrene, agli organi sessuali, al cervello stesso, consentendo di spendere secondo piacere o necessità.
E di fatto il corpo spende. Salvo accorgersi a fine giornata (grazie al movimento fisico, alla calma insulinica e alla cena molto leggera) che il denaro da spendere era un po’ meno. In tal modo il corpo induce, grazie all’incremento metabolico prodotto dal modificato stile di vita, un dimagrimento che tocca solo il grasso di deposito, e lascia inalterati muscoli e organi, regalando un senso di benessere e di soddisfazione che nessuna dieta è in grado di ottenere con facilità.
I risultati sono sempre lenti e graduali, come è giusto che sia. Ma stabili e duraturi. Ed ogni grammo di grasso di cui ci si libera, possiamo salutarlo per sempre. Per chi da anni lotta con il sovrappeso senza alcun risultato apprezzabile se non temporaneo, è una piccola, grande vittoria.

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