Perdere massa grassa è il vero obiettivo di una dieta dimagrante, che deve però tenere attivo il metabolismo. Una “gifter online”, dopo circa un mese di diversa impostazione alimentare in cui ha perso 3 kg di solo grasso, pone alcune considerazioni, così importanti da essere riproposte in home page per chiarire alcuni concetti e sfatare dei luoghi comuni.
Una nostra gifter on line (servizio di assistenza online per l’impostazione di una modalità alimentare GIFT) nel riportare i suoi dati di peso, idratazione, massa grassa e massa magra (rilevabili attraverso bilance impedenziometriche come quelle suggerite ai nostri “gifters”), pone alcune domande di estremo interesse.
….“Ecco i miei dati: peso kg 78,6, massa grassa 37% e massa magra 20,5%. Acqua 44,4%”.
Se però mi guardo allo specchio mi vedo sempre uguale, i pantaloni continuano a non chiudere in vita e se mi peso sulla bilancia di casa (che è elettronica con una variazione di 100g anche se non mi da massa magra e massa grassa) il peso è sempre uguale. Secondo i dati che mando a voi ci dovrebbero essere dei cambiamenti significativi…ma la realtà mi dice che le cose sono sempre uguali…e questo mi demoralizza un bel pò dal momento che seguo dietaGIFT ormai da più di un mese. Inoltre vedo un paio di mie amiche che fanno una dieta ipocalorica “canonica” (seguite da un dietologo)… e sono calate un bel pò! in un mese hanno perso 3/4 kg e si vede… si sconvolgono (e con loro la dietologa) quando gli dico “frutta libera” e poi quando vedono la mia dieta mi dicono che c’è troppa roba, che dovrei pesare le cose, che mangio troppo ed è per questo che non calo. Mi date qualche indicazione in più rispetto alle quantità? Mi sento un pò demoralizzata e confusa.”
Carissima amica gifter, facciamo due conti:
al 19/6 le sue rilevazioni (peso 79.5, massa grassa 40.1%) le davano una quantità di grasso corporeo IN ECCESSO (rispetto alla massa grassa ideale del 20%) di 16kg. E’ quello che noi chiamiamo “zainetto” : una parte grassa che il corpo si porta dietro senza nessun beneficio, la VERA PARTE DA ATTACCARE E MOBILIZZARE.
Parliamone punto per punto.
1. MASSA GRASSA .
Ad oggi, il suo zainetto (peso 78.6, mg 37%) è sceso a 13 chili. In altre parole, non noi, ma la calcolatrice, parla di una PERDITA DI QUASI 3 CHILI DI GRASSO PURO!!!
2. MASSA MAGRA.
In partenza la sua dotazione muscolare (indicativamente misurabile – con un calcolo un po’ semplificato – nel 50% della massa magra) era di 24 kg. Ad oggi, stando ai dati della bilancia impedenziometrica, lei ha incrementato la sua massa muscolare di circa 2 kg, ovvero corrispondenti a un incremento dell’8%. Sa cosa significa questo? Essenzialmente due cose:
— ha potenziato il proprio “motore” dell’8%, quindi nelle sue attività giornaliere il suo consumo basale (anche quando è seduta a scrivere) è maggiore, aumentato in proporzione.
— dato che il metabolismo basale fisiologico dopo i 18 anni tende ab abbassarsi indicativamente dell’1% annuo, possiamo dire che è come se lei avesse portato indietro il proprio orologio metabolico di 8 anni, in una sorta di ringiovanimento (virtuale, ma non per questo meno reale) delle sue capacità di consumo, ricostruzione, funzionalità degli organi, capacità depurativa epatica ecc.
3. PROIEZIONE SULL’ANNO.
Diciamo che lei è in assistenza Gift da due mesi. Una perdita di 3 chili di grasso puro ha una proiezione sull’intero anno di ben 18 chili. Di grasso!!! Andremmo ben oltre il consumo dello “zainetto” in eccesso, che è comunque calcolato, le ricordo, sul raggiungimento del valore PERFETTO di massa grassa.
4. VELOCITA’.
I suoi risultati (quelli che ho appena calcolato sotto i suoi occhi) la pongono ad un livello molto avanzato di progressione: anche le persone che seguiamo direttamente in studio e che vengono al controllo circa una volta al mese, difficilmente ottengono variazioni così decise e significative in tempi così brevi.
5. STABILITA’.
Come ultimo parametro della “qualità” del suo miglioramento, le ricordo una variabile importantissima che spesso tendiamo a scordare: il peso che lei sta perdendo in grasso, si trasforma in tessuto tonico (muscolare) e “di consumo”. Quindi lei non sta perdendo semplicemente liquidi o peggio muscolo: il peso perso lei lo ha eliminato dal suo “zainetto” in maniera PERMANENTE.Ovviamente con una costanza nella qualità dell’alimentazione ed in presenza di una moderata attività fisica.
Passiamo ora a prendere in considerazione le sue “obiezioni”:
a. BILANCIA DI CASA.
Se una bilancia con la dichiarata precisione di 100 g non rileva una variazione di circa 1kg, c’è una sola cosa da fare: BUTTARLA! Usi solo quella con cui sta rilevando massa grassa e massa magra.
b. REALTA’.
Ovviamente tutte le considerazioni fin qui fatte valgono se la pesata che lei riporta è corretta, cioè la bilancia è affidabile, misurazione senza abiti, piedi asciutti, ecc. Se tutte queste condizioni sono soddisfatte, LA REALTA’ è quella numerica che lei riporta. Forse il suo non-rilevare i cambiamenti è influenzato da una certa fretta nell’ottenere risultati. Impari a dare al suo corpo modo e tempo ed applichi quanto indicato: vedrà che il suo corpo troverà da solo e ben presto la via al miglioramento.
c. AMICHE.
Mi spiace che le sue amiche siano cadute nella trappola del “facile dimagrimento” utilizzando metodi a nostro giudizio superati ed obsoleti della “dieta ipocalorica”. Sarei abbastanza curiosa di sapere quei chili persi a cosa corrispondono. La dietologa di cui parla utilizza una bilancia impedenziometrica per monitorare che perdano “grasso”? Com’è il loro metabolismo, oggi, rispetto ad inizio “dieta”? Inseriremo online entro la fine di agosto un bel grafico dell’andamento standard di una dieta a controllo calorico: chiunque può rilevarne l’iniziale perdita di peso (in valore assoluto, attenzione) ma anche – ahimé – l’immediato abbassamento metabolico (il corpo rallenta i propri consumi, cercando di risparmiare).
Questo costringe a ridurre ancora l’introito calorico e così via, fino all’inevitabile insostenibilità della situazione, e relativo rapido recupero di tutto il peso perso, stavolta fatto di grasso e non più di muscolo, com’era prima.
TUTTE, RIPETO TUTTE, le persone che seguiamo hanno una lunga storia di diete di questo tipo alle spalle: tutte sembrano funzionare. Ma poi si ritrovano, dopo un anno, ad aver ripreso tutto, con gli interessi.
Non le risultano storie di questo tipo, direttamente o nel circondario delle sue conoscenze? DietaGIFT segue una via completamente diversa: quella dell’attivazione metabolica.
Spero inoltre che la dieta seguita dalle sue amiche contempli parallelamente anche delle sedute di movimento aerobico in maniera costante. Se così non fosse il loro abbassamento metabolico sarebbe ancora più pericoloso.
d. GIFT NON E’ UNA DIETA NEL SENSO CLASSICO.
Oh, finalmente qualcosa su cui siamo d’accordo! GIFT E’ UN METODO ALIMENTARE CON CUI NUTRIRSI IN MANIERA COMPLETA, BILANCIATA E VARIA PER TUTTA LA VITA.
GIFT è capire che dobbiamo mangiare e consumare in maniera armonica, aumentando il movimento e la tonicità del corpo nella maniera che il nostro corpo meglio conosce: MUOVENDOCI!.
DietaGIFT ci spinge ad essere amici del cibo (di quello giusto) e a smetterla con le battaglie perse basate sul ciclo PRIVAZIONE-CALO METABOLICO-RINUNCIA-SFORZO-TRASGRESSIONE che ci fa così male.
e. QUANTITA’.
Come sa noi chiediamo di organizzare il pasto in tre settori: carboidrati complessi (pasta, pane, riso, ecc), proteine (carne, pesce, uova, ecc) ed un ampio spazio dedicato a frutta e verdure anche condite. I grassi, usati con moderazione e scelti per la loro qualità (olii insaturi e polinsaturi) sono importantissimi per il potere saziante che donano ai cibi, per il controllo dell’impennata glicemica, per il loro prezioso aiuto nella pulizia del sistema circolatorio, per la migliorata funzionalità degli scambi della membrana cellulare ecc.
Pur distaccandoci dal maniacale controllo imposto dalle diete vecchio stampo,indichiamo sui 50-60g una porzione giusta di pasta/pane/patate/legumi come riferimento. Su questo si può costruire un piatto di dimensioni adatte, ponendo quantità simili negli altri due settori.
f. FRUTTA LIBERA. E’ uno dei punti di forza di dietaGIFT ed è quello che, solitamente, manda in pezzi le altre diete. La libertà di fare spuntini/intermezzi a base di frutta libera ci apporta un patrimonio vitaminico impensabile per chi sta a contare la mezza pera; una libertà mentale che non ci fa sentire “in privazione”, lasciandoci ampio gioco su alimenti ricchi al 90% (ed oltre!) di acqua e con basso carico glicemico, quindi non stimolanti dell’azione insulinica (checché ne pensino gli inventori della zona), reale motivo di ingrassamento.
Abbiamo toccato, mi sembra, tutte le questione da lei sollevate e spero che queste considerazioni le abbiamo chiarito alcune idee.
Siamo molto sicuri di quello che facciamo perché ne vediamo gli effetti direttamente sia tra le persone seguite on-line che in quelle che vengono direttamente in studio.
Proceda dunque tranquillamente!
Tornando a noi, sarebbe molto utile, comunque che lei ci desse dei ritorni su come si sta applicando (alimentazione e movimento): i risultati, come visto, sono ottimi, ma ci teniamo che, in caso di dubbi o difficoltà in qualche situazione, lei sappia come regolarsi.
Vorrei ricordarle un’ultima cosa: lei ha come proiezione sull’anno una perdita di 18 kg di puro grasso. Lei ne uscirà non banalmente “dimagrita”, ma rimodellata, con un corpo più tonico, forte e metabolicamente più giovane. Non mi stupirei se, nel giro di qualche mese, avessimo notizie delle sue amiche che chiedono informazioni sulla nostra non-dieta 🙂
La sua mail, per i molteplici stimoli, e per il contenuto potenzialmente utile a molti altri gifters in cammino, è stata come vede pubblicata appena possibile sul nostro sito, così che anche la dietologa delle sue amiche possa leggere, e forse comprendere, il nostro punto di vista. Per un più proficuo confronto scientifico con professionisti del settore vogliamo ricordare che ogni affermazione sostenuta da Attilio e Luca Speciani a proposito di DietaGIFT è supportata da una serie di lavori scientifici riportati in modo completo e dettagliato sul volume DietaGIFT pubblicato da Fabbri nel 2005.

Neuroinfiammazione e Microbiota Intestinale
di Guido Marini, Gastroenterologo Per molto tempo gli scienziati hanno