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La GIFT “ipocalorica”?

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Buongiorno Dott.ssa Carini,
Sono Loredata T. ed ho aderito al servizio GifterOnLine: ho fatto grandi cambiamenti, apprezzando il metodo gift per il lavoro sulla qualità degli alimenti e sulla spinta a “smuoverci”. E su tanti altri aspetti importanti.

Ma faccio veramente molta fatica ad accettare il concetto di “mangiare”.

Nel senso che ho sempre applicato la regola: minore apporto calorico + maggior dispendio energetico=dimagrimento.
Mi è sempre sembrato matematicamente scientifico, e tutti i medici che ho sentito, letto, consultato, mi hanno confermato questo.

Aggiunga poi che per vent’anni ho avuto l’incubo compulsivo di controllare/odiare/amare il cibo e il mio bistrattato corpo e che ho fatto tanta fatica a trovare una parvenza di equilibrio… non per giustificarmi! Ma quando seguo indicazioni precise tendo a tornare nella mia “vecchia” mentalità.
Comunque, devo dire che nelle ultime settimane ho seguito bene tutto, tranne, è vero, un pranzo e una cena senza parte proteica per pigrizia… avevo in casa solo quello e non mi sono organizzata prima. Per non parlare del cedimento al gelato. Ma non ho più molta voglia di dolce e anche se ho mangiato il gelato una volta era solo un assaggio, non mi andava di più. Spero che sia un segnale positivo… 🙂

intanto grazie!
Loredana


Risponde la dott.ssa Antonella Carini dello staff dietaGIFT

Buongiorno, Loredana, il linguaggio “ipocalorico” era l’unico criterio della passata dietologia. Come dire… anche i professionisti sapevano solo ragionare in termini calorici e strettamente numerici! Ed hanno inculcato questo concetto nelle menti di tutti quelli che cercavano di far partire un percorso di benessere e dimagrimento.

Peccato (o per fortuna) che il nostro corpo sia una meravigliosa macchina dinamica: restringendo l’ingresso calorico, lui si adatta, abbassa il metabolismo e si fa bastare quelle poche calorie che gli fornisco.

Quindi il tanto cercato dimagrimento si ferma. Cosa farò? Ridurrò ulteriormente l’introito?
Gift è un linguaggio di concezione diversa. Per questo si parla di “alimentazione di segnale”. Cioè passiamo al nostro stupendo meccanismo tutti i segnali che possano indurlo a lavorare bene, efficacemente, a consumare con abbondanza, così da avere alte spese energetiche, buona attivazione mentale, immunitaria, ecc.
Chiaro il concetto?

Non BASSE ENTRATE. Ma piuttosto RICCHE USCITE

Ed uno dei segnali più potenti di GIFT è la “normocaloricità”.
E’ un messaggio di rassicurazione che diamo all’organismo. Come dirgli: “Spendi pure! Tieni alti consumi, capacità difensive, prestazioni della massa muscolare, qualità dei tessuti (pelle, capelli, unghie, ecc.), efficienti i cicli ormonali, buone le sensazioni di energia. Ti fornisco regolarmente calorie corrette per i tuoi consumi, pieno introito nutrizionale, vitaminico e minerale, cibo vario e semplice. Quindi, puoi spendere! Non hai alcun bisogno di accantonare scorte per eventuali carestie, perché vieni regolarmente e quotidianamente nutrito”

Quindi, una “gift ipocalorica” non funziona. Anzi, non esiste. E’ una contraddizione che toglie significato ai più potenti stimoli al dimagrimento.

Questo concetto è fondamentale nell’applicazione di dietaGIFT e costituisce uno dei basilari cambi di paradigma che la sostengono. Vale sempre la pena di riprendere questo concetto e sono sicura che il tema sarà di aiuto ad altri nella sua situazione.

Per il resto… certo che sta ricevendo segnali importanti di maggior equilibrio, buona sazietà, ecc.

Lavoriamo su quelli, avanti!

cordiali saluti
Antonella Carini

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