Login/account

Dopo una dieta “stretta”; ho ripreso peso!

Condividi

Dott. Speciani, dopo aver letto Lo zen e l’arte della corsa si sono aperte nuove prospettive nella mia mente, però ho una domanda da farle: due anni fa ho iniziato autonomamente la dieta a zona ( che mi sembra molto simile alla GIFT) accompagnata da poco esercizio fisico per vari problemi; dopo un anno l’ho smessa e ho ricominciato ad alimentarmi come prima (senza alcun eccesso), colazione latte e biscotti, pranzo con 50g di pasta, poche proteine insalata e frutta, cena senza carboidrati (al massimo mezza fetta di pane) e 100g di carne o 80g mozzarella o 1/2 uova, insalata e frutta. Ebbene in un anno sono riuscita a prendere 7/8 kg. Secondo lei come è possibile?
e cosa posso fare ora?
Grazie dell’aiuto che saprà darmi.
Rossella


Risponde Luca Speciani

Buongiorno Rossella,
il suo problema è lo stesso di moltissimi che hanno fatto la zona “rigida” con ilcalcolo dei blocchetti, così come (ahimé) suggerito in molte farmacie. Così facendo, con una rigida dieta ipocalorica quale è la zona, hanno notevolmente abbassato il loro metabolismo e i loro consumi calorici quotidiani, esponendosi ad un rischio di forte ingrassamento (una volta squilibrati i loro livelli di leptina) non appena interrotta la dieta.
Questo è ciò che, mi sembra di capire, è successo a lei.
Mesi o anni di zona, pur facendole temporaneamente perdere del peso, le hanno abbassato in modo marcato il metabolismo, così che, una volta stufata di misurare grammi e blocchetti, le è bastato anche solo riprendere a mangiare normalmente – come faceva prima di iniziare la zona – per ingrassare ben più di quanto aveva perso con la dieta. In aggiunta a questo lei può avere provocato delle disfunzioni d’organo sul suo organismo, legate al fatto che il suo fegato, i suoi reni, le sue ovaie, il suo sistema immunitario, hanno lavorato a mezzo servizio per tutto il periodo di dieta dura. Per non perdere nel complesso neppure un kg ne è valsa la pena? E quanto tempo ci metterà a ritornare in equilibrio?
La via migliore per tornare a stare bene è quella di lavorare con convinzione sui tre parametri di dietaGIFT rivolti al ripristino naturale di un metabolismo “schiacciato”, ovvero:
1) Distribuzione dei pasti con prevalenza del contributo calorico al mattino, quando il corpo lavora con ormoni catabolici (testosterone, cortisolo, tiroidei).
2) Assunzione di un’adeguata quantità di proteine ad ogni pasto per sfruttare l’effetto di termogenesi (TID).
3) Attivazione al movimento fisico moderato, continuato e prolungato, con regolarità.

Chi ha letto con attenzione dietaGIFT NON PUO’ dire che tale dieta sia “simile” alla dieta zona, se non per quanto riguarda l’attenzione a frutta e verdura e a cibi sani, che è tuttavia condivisa con decine di altri regimi alimentari diversi. DietaGIFT infatti pone al centro del processo di dimagrimento L’ATTIVAZIONE DEL METABOLISMO, senza alcun mezzo di controllo calorico o di calcolo dei grammi di sostanze assunte. La zona, al contrario, ha un’attenzione spasmodica al controllo calorico, e pone al centro del processo di dimagrimento non il 40-30-30, come un’astuta operazione di marketing ha voluto far credere, ma l’assoluta ipocaloricità della dieta, che fornisce a ciascun individuo poco più della metà delle calorie che gli sarebbero necessarie per sopravvivere.
Se ha necessità di aiuto non ha che da rivolgersi al nostro centro o ad uno dei nuovi punti assistenza locali in via di attivazione, dove sapremo ben consigliarla per invertire la rotta che una dieta sbagliata e (mi creda) del tutto diversa da DietaGIFT, le ha fatto intraprendere.
Cordiali saluti.

Altre lettere