Voglio togliermi un dubbio a proposito del carico glicemico.
So che il carico glicemico di una porzione di alimento contenente una certa quantità di zucchero, si calcola con la formula:
Carico glicemico = indice glicemico x zucchero
Il mio dubbio è il seguente: Il valore in grammi del carico glicemico sarebbero i grammi di glucosio che effettivamente vanno nel circolo sanguigno ad aumentare la glicemia?
Inoltre vorrei sapere se il carico glicemico (ossia i grammi di glucosio entrati nel sangue) rappresenta l’area sottostante la curva glicemica del pasto?
Cordiali saluti,
Tecnologo Alimentare dottor Quinto.
Risponde Luca Speciani:
Ciao Quinto,
l’errore sta nel manico..
Guarda bene la definizione di indice glicemico e scoprirai che è un valore indipendente dal peso complessivo dell’alimento, e relativa al solo peso IN CARBOIDRATI dell’alimento stesso. Dunque volendo fare il futile esercizio di calcolare il carico glicemico di una singola porzione occorrerebbe non solo disporre dell’indice glicemico di quell’alimento e della quantità assunta, ma anche della percentuale di carboidrati presente nell’alimento stesso.
Se io calcolo il carico glicemico dell’anguria (99% di acqua!) e lo moltiplico per il peso assunto, ottengo un carico spropositato, che non ha alcuna relazione con l’effetto sull’innalzamento della glicemia.
Quando io dico che va valutata la pericolosità di un carboidrato sulla base del suo effettivo carico glicemico non intendo suggerire l’uso di una formula specifica (che pure potremmo costruire). Intendo invece valutare quale sia l’impatto di una certa quantità di quell’alimento “così com’è” sull’innalzamento glicemico di un individuo.
Con un semplice DTX per diabetici i cultori delle tabelle dell’indice glicemico avrebbero parecchie sorprese…
Ciao e a presto
Luca Speciani