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Che gioia il Natale GIFT!

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di Lyda Bottino
Ovvero: perché non aver paura delle feste, divertendosi in libertà e mangiando sano, abbondante, gustoso.
Riconosciamoci
Come riconoscere un gifter durante le feste? Intanto non sarà preoccupato o in allarme, perché sa che potrà godersi le gioie dell’atmosfera natalizia, senza il terrore di ingrassare.
Il mese di dicembre è tutto un continuo susseguirsi di occasioni per trasgredire.
Iniziamo già dalla metà di dicembre con gli aperitivi di augurio, le cene con colleghi, le merende post recita bimbi o post saggio di danza ecc.
Ma quanto è bello essere GIFT in questo periodo! È l’unico modo per sopravvivere e superare le feste senza accumulare kg in più, grazie alla ricca colazione mattutina e grazie alla salutare abitudine al movimento quotidiano. Il Gifter si riconosce perché è spesso di buon umore, e perché si gode l’essenza delle feste invece che arrabbiarsi e frustrarsi per paura di cedere alle tentazioni. Un vero gifter non avrà nessuna paura delle feste, ma godrà appieno i momenti di gioia e convivialitá.
Un ipotalamo sereno
Un gifter arriverà al momento di festeggiare (che sia aperitivo, merenda, pranzo, cena) ancora sazio e in equilibrio grazie alla ricca colazione del mattino (contenente una buona quantità di fibra, di proteine e di zuccheri a lento rilascio) e ad un pranzo altrettanto equilibrato.
Con quella condizione ormonale ideale, che lo rifornisce di energia stabile e a lenta cessione, potrà godersi l’atmosfera, la compagnia e, perché no, anche un calice di spumante e un buon dolce (magari artigianale) sapendo bene che non correrà il rischio di esagerare. Non per aver fatto leva su un sovrumano sforzo di volontà, ma perché proprio non ci starà più altro. Non ne sentirà la necessità. Un gifter sceglie di non abbuffarsi non se lo impone.
Quando si rieduca il palato verso il vero cibo si sceglie con piacere ciò che fa bene, e si rifiuta spontaneamente ciò che è troppo dolce o troppo raffinato.
Movimento ed educazione
Un altro motivo di gioia per il gifter durante le vacanze di Natale sarà il tempo libero da condividere con i propri affetti, sfruttando ogni momento per fare più movimento. Giornate più libere consentiranno di dedicarsi con più calma a fare, magari all’aperto, il proprio sport preferito.
Il gifter genitore avrà passato giornate felici educando i propri figli, inconsapevoli, ad uno stile di vita più sano.
I nostri ragazzi, prima di tutto, seguono il nostro esempio. La migliore eredità che possiamo lasciare loro. Se passate invece le vacanze sul divano mangiando tutto ciò che vi capita a tiro non lamentatevi se poi i vostri piccoli passeranno quei giorni attaccati ai videogiochi a ingurgitare caramelle e cioccolatini.
No colazione, no party
Il non gifter, invece, con il suo caffè al volo al mattino (perché non c’è tempo o peggio perché così si risparmiano calorie in previsione di un evento), e una cosina veloce a pranzo, non ci vedrà più dalla fame.
In questa condizione di ipocaloricitá e di ipoglicemia non potrà rinunciare a nulla di quello che gli verrà offerto, e si abbufferà senza ritegno ad ogni aperitivo o cena a cui parteciperà.
Il più delle volte chi si lascerà andare a queste abbuffate passerà poi tutto il meraviglioso tempo libero dei giorni di festa a impigrire sul divano, magari con i postumi di una sbornia alcolica e alimentare.
Gli sbalzi glicemici e insulinici e la conseguente ipoglicemia post abbuffata impediranno poi di regolarsi alle successive, innumerevoli, altre occasioni di trasgressione, e svariati kg di grasso, impietosi, si depositeranno su addome e fianchi.
Chi fa da sé…
Se è un gifter che cucina il pranzo o il cenone di Natale o Capodanno, nessun problema, perché non avrà difficoltà a creare un menu gift all’altezza della situazione. DietaGIFT prevede ogni genere di leccornia: dagli antipasti di pesce ai sottaceti di verdure, dagli agnolotti integrali alle insalatone di riso nero, dal cappone bollito al salmone sui crostini integrali con i riccioli di burro, dalla macedonia con le noci alle crépes con la marmellata, dalla ricotta col miele al panettone artigianale senza zucchero, c’è solo l’imbarazzo della scelta per stupire i nostri invitati.
Se invece è il gifter ad essere ospite, ancora nessun problema, perché in perfetto equilibrio glicemico e ormonale saprà scegliere, tra l’infinità di alternative proposte, quelle più indicate.
E se sarà per non scontentare una nonna che ha dedicato un pomeriggio intero a quei ravioli di farina bianca, o a quella crema zuccherata al mascarpone, non dovremo farci problemi ad assaggiare di gusto ogni pietanza. Se lo sgarro GIFT sarà limitato al pranzo di Natale e al cenone di capodanno, la nostra tiroide, sana e attiva, saprà tamponare il temporaneo squilibrio in pochi giorni, ancor di più se aiutata da un piccolo incremento nell’attività fisica in grado di svuotare rapidamente l’affollamento ematico di nutrienti dovuto a quei saltuari eccessi.
Il natale quando arriva arriva, e il vero gifter non ha bisogno di consigli e trucchetti pre e post-abbuffate natalizie, né di diete disintossicanti a gennaio. Semplicemente il suo organismo gli consentirà di restare serenamente in equilibrio prima e dopo.
Come dice il proverbio: non si ingrassa tra Natale e capodanno, ma tra capodanno e Natale. Un vero gifter non ha paura né di queste due settimane, né delle altre 50 che seguiranno.

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