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Il latte: fa bene? Fa male?

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Buongiorno,
vorrei chiedervi un’informazione riguardo il latte e i latticini nella prima colazione su cui leggo spesso commenti contrastanti.

Sono uno sportivo, mi alleno 5/6 giorni alla settimana, ho quindi una forma fisica che intendo mantenere e non sono alla ricerca di perdita o aumento di peso. Ho già letto diversi libri del dott. Speciani e cerco di applicare per quanto possibile i principi della dietagift.

Considerando che mediamente consumo 2500/3000 kcal giornaliere (allenandomi) concentro sulla prima colazione un pasto molto importante che occupa il 30/35% del totale giornaliero.

Prediligo in questo pasto pane integrale o di segale, marmellata, frutta ma sono sempre in dubbio sul consumo del latte e dello yogurt.

Per arrivare a un buon numero di calorie sarebbe per molto semplice e gratificante aumentare la quota di carboidrati ma il mio limite, (anche perché l’appetito non mi manca mai!), è spesso nella quota dei grassi che sono un po’ carenti.

Cerco quindi di mangiare noci e mandorle (20/30gr) abbinandole allo yogurt intero o al latte parzialmente scremato.

Ma qual è la vostra opinione sul consumo REGOLARE e giornalieri dei latticini? Consigliate di recuperare da questi alimenti la parte di grassi della colazione o è meglio aumentare la dose di noci e mandorle?

Grazie mille per la vostra attenzione e complimenti per lo straordinario lavoro che portate avanti.
Sandro


Rispondono la dott.ssa Catia Gonnelli ed il dott. Guido Marini, gastroenterologi.

Il latte è un alimento completo dal punto di vista nutrizionale, che permette la rapida crescita dei mammiferi nei primi mesi di vita. E’ composto da zuccheri (lattosio) e proteine (soprattutto caseina).

Già dopo i 2 anni di vita, però, la lattasi, ossia l’enzima che scinde il lattosio, progressivamente perde la sua funzionalità. Questo determina difficoltà nella digestione del latte con conseguenti disturbi addominali (meteorismo, diarrea). La reazione alle proteine del latte  determina invece una risposta infiammatoria sistemica con sintomi vari quali emicrania, acne, rinite, asma, dispepsia…
Oltre a questi problemi legati all’infiammazione da cibo, recenti studi hanno dimostrato che la proteina beta-casomorfina 7 è associata anche a varie malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1.

Inoltre, la proteina beta-casomorfina si è rivelata causa del deterioramento neurologico in animali e persone, soprattutto nei soggetti con autismo e schizofrenia. Questo interferisce con la risposta immunitaria.

Anche in assenza di una reattività specifica, considerando il largo uso in Italia di latte e latticini e la presenza di derivati del latte in molti prodotti  insospettabili (salumi, prodotti da forno) vale la pena di considerare la possibilità di liberare l’organismo da un eventuale sovraccarico.

Il segreto è quello di usare latte e latticini in maniera non continua. Si può far colazione con latte o yogurth intero arricchito con frutta fresca, scaglie di cioccolato fondente e frutta secca o con ricotta, miele e pinoli, ma non più di 2-3 volte a settimana. Gli altri giorni si possono usare bevande vegetali (di riso, soia, mandorle..) al posto del solito latte.
L’importante è che la colazione sia completa di tutti nutrienti con frutta fresca, proteine sia derivate dal latte (ricotta, yogurth, parmigiano) che non (uova, prosciutto, salmone, bresaola, semi oleosi) e carboidrati rigorosamente integrali, ricchi di vitamine  e minerali. Alla base della sana alimentazione c’è la scelta di cibi di qualità da ruotare il più possibile.

Cordiali saluti

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